E non esiste miglior modo di mostrare gratitudine (come questo bellissimo esempio evidenzia chiaramente)!
Passiamo la vita pensando a ciò di cui abbiamo bisogno, ai nostri scopi e obiettivi, ma raramente ci fermiamo a fare una cosa così semplice come dire grazie. Sembra un gesto poco importante, ma non c’è niente di più gratificante che fare un favore a qualcuno e poi percepire il suo apprezzamento. Semplicemente ci riempie di felicità.
Quel che è interessante è che la gratitudine non è qualcosa che possono trasmettere soltanto gli esseri umani. Esistono animali che non hanno bisogno di parlare per farci sapere cosa provano. Alcuni criticano il modo in cui gli uomini si affezionino a loro, ma come recita il famoso detto: “più conosco gli uomini, più amo gli animali“.
Queste creature sono molto più sincere di quelle di cui siamo abituati a circondarci, proprio come questa femmina di canguro di tredici anni che (da quando è stata “adottata”, diversi anni fa – ndr) non smette di abbracciare coloro che si adoperano per lei.
L’animale risponde al nome di Abigail, anche se è meglio nota come ‘Queen Abi‘. Questa splendida creatura passa le sue giornate abbracciando le persone che si prendono cura di lei al Kangaroo Sanctuary situato ad Alice Springs (Australia). Abigail ha perso sua madre quando aveva solo pochi mesi e i volontari hanno deciso di assumersi il compito di educarla.
Si ritiene che in Australia i canguri siano in sovrannumero. Per questo motivo è consentita la vendita della carne di questo animale. L’esportazione di prodotti legati alla specie ammonta a 29 milioni di dollari l’anno e comporta circa 4.000 posti di lavoro nel continente dell’Oceania.
Tuttavia, i recenti incendi che si sono diffusi in tutto il Paese hanno colpito la flora e la fauna, riducendone sicuramente il numero e rendendo necessaria una revisione degli esemplari per evitare l’estinzione. Fortunatamente esistono anche molte persone che si offrono volontarie per preservare la vita dei canguri nonché quella di altre specie.
I canguri possiedono un legame talmente stretto con la loro madre che la sua eventuale scomparsa metterebbe a rischio la loro stessa vita. Ecco perché il lavoro di questo rifugio è ancora più lodevole, visto che lei non solo fornisce il cibo e le cure di cui essi hanno bisogno, ma anche l’amore.
Il fondatore di questa dimora (senza scopo di lucro), Chris Brolga, fu spinto a creare il rifugio dopo aver scoperto che il centro medico più vicino nella vasta distesa distava 1.500 chilometri. La sua superficie copre 188 acri di terreno e la struttura offre dei tour ai suoi visitatori. Grazie di dare a questi animali una seconda possibilità.
Fonte: Upsocl