I ricercatori indagano sulla possibilità che gli animali modifichino il loro comportamento in risposta alla felicità, alla tristezza o alla rabbia delle persone
Notoriamente vivono in branco e sono animali socievoli. Ora si stanno studiando i suricati per vedere se riescono a captare anche le emozioni umane.
Ricercatori e psicologi della Nottingham Trent University stanno studiando i suricati che vivono negli zoo per vedere se riescono a rilevare emozioni come felicità, tristezza o rabbia nelle persone, e se poi modifichino il loro comportamento di conseguenza.
Il team vuole comprendere meglio il potenziale effetto che le persone hanno sugli animali in cattività, monitorando il comportamento e le interazioni dei suricati con i guardiani dello zoo, che vedono regolarmente, e con i visitatori, con i quali non hanno familiarità.
Lo studio indagherà come gli animali reagiscano a persone diverse e se dimostrino empatia rispecchiando le loro emozioni.
La dottoressa Samantha Ward, ricercatrice specializzata nello studio del benessere degli animali negli zoo presso la scuola di scienze animali, rurali e ambientali della Nottingham Trent University, ha dichiarato:
“Gli animali selvatici ospitati negli zoo interagiscono quotidianamente con persone a loro familiari e con sconosciuti, e questo rappresenta un’opportunità ideale per vedere se riconoscono le emozioni umane e in un certo senso se le ‘catturino’.
Siamo ansiosi di sapere se queste capacità potrebbero essere influenzate dalla frequenza delle interazioni uomo-animale, come potrebbe essere con gli estranei, o dalla familiarità posseduta con persone note come i guardiani dello zoo. Ad esempio, se i guardiani influenzano il comportamento dei suricati ma i visitatori no, ciò potrebbe avere un impatto sulla gestione degli animali.
Se sono le persone piuttosto che i guardiani dello zoo, si potrebbe tenerne conto nell’attuazione di misure come la progettazione delle recinzioni.”
Gli esperti ritengono già che animali domestici quali gatti, cani e cavalli siano in grado di comprendere i sentimenti delle persone, ma si sa meno sugli animali selvatici ospitati negli zoo.
I suricati sono molto attenti all’ambiente circostante, compresi i visitatori, e solitamente interagiscono sia con persone a loro familiari sia con sconosciuti che si presentino come parte dell’esperienza tra animale e visitatore. Per questi motivi sono considerati la specie perfetta su cui concentrare gli studi.
La dott.ssa Annika Paukner, professoressa associata di psicologia comparata presso la scuola di scienze sociali della Nottingham Trent University, ha dichiarato:
“Il nostro studio combina competenze zoologiche e relative alle interazioni uomo-animale con la psicologia e la cognizione comparativa. Il riconoscimento delle emozioni degli altri è vitale per interazioni efficaci tra gli animali sociali, compresi gli esseri umani.
Le persone sono estremamente sensibili alle emozioni degli altri, per esempio è noto che interagire con un individuo ansioso può aumentare la propria ansia. È importante comprendere quanto sia comune questa capacità tra gli animali e quali siano le implicazioni per le interazioni uomo-animale.”
La Nottingham Trent University ha ricevuto finanziamenti dal Leverhulme Trust per il progetto triennale.
Fonte: Psychologists investigate meerkats’ response to human emotions | Animal behaviour | The Guardian