Il ragazzo e l’airone – il nuovo film di Miyazaki in arrivo nelle sale italiane a gennaio 2024

Il ragazzo e l’airone è un racconto che, attraverso gli occhi del dodicenne Mahito Maki, supera i confini del tempo portandoci in un viaggio straordinario in cui si fondono l’innocenza dell’infanzia e il fascino di mondi sconosciuti

Annunciato come l’ultimo film del maestro di animazione giapponese Hayao Miyazaki, Il ragazzo e l’airone è un’opera forse più leggera e pacata rispetto al celebre canone nel quale si inserisce, ma non per questo meno profonda.

In Giappone, dove è uscito lo scorso luglio, il film è stato un vero e proprio successo al botteghino nonostante non si sia avvalso di alcuna campagna promozionale. Il titolo giapponese è “Kimi-tachi wa dō ikiru ka?” (letteralmente “E voi come vivrete?“) ed è tratto dall’omonimo romanzo di Genzaburo Yoshino del 1937. Tra l’altro il libro di Yoshino compare ne Il ragazzo e l’airone sotto forma di un testo che il giovane Mahito, che vedremo essere ispirato a Miyazaki stesso, afferra e legge in un momento cruciale.

Mahito, il personaggio principale, è un ragazzo che dopo aver perso la madre in un drammatico incendio – è in corso la Seconda Guerra Mondiale – si ritrova a fare i conti con il suo dolore in una sorta di limbo in cui passato, futuro, realtà e fantasia si fondono tra loro.

Apparentemente siamo di fronte a una narrazione semplice, ma all’interno dei suoi substrati si annidano molteplici significati nascosti che vale la pena di esplorare. Soprattutto merita attenzione il ruolo dell’enigmatico airone parlante, vero protagonista del film, che in realtà è molto più di un semplice gigantesco uccello. Qui l’airone, con denti e gengive umane che si protendono vistosamente dal becco mentre l’animale emette il suo richiamo, incarna la dualità della vita e la morte che la pellicola vuole veicolare e che, oltrepassando i confini dell’ordinario, sarà l’artefice del passaggio del ragazzo dalla dimensione reale ai mondi alternativi in cui Miyazaki da sempre ci “traghetta”.

Il ragazzo e l'airone - il nuovo film di Miyazaki in arrivo nelle sale italiane a gennaio 2024

Del resto, nei film del Maestro, gli animali sono un punto di riferimento imprescindibile: essi in qualche modo compenetrano i personaggi umani ai quali si affiancano nel corso delle avventure che insieme affrontano. Non dimentichiamo che nella cultura giapponese, l’airone è considerato un simbolo del dolore e dell’amore perduto o ritrovato. È strettamente connesso a confini non ben delineati, al mutare delle stagioni, e per la sua capacità di muoversi attraverso gli elementi è persino considerato divino. Questa natura transitoria e il rapporto con la tristezza e l’amore suggeriscono che l’airone agirà in qualche modo come tutore di Mahito, guidandolo attraverso l’aldilà e aiutandolo a venire a patti con la perdita di sua madre.

Inoltre l’airone, allo stesso modo in cui guida Mahito nel suo viaggio, fungendo da collante e quindi colmando il divario tra mondi diversi, potrebbe anche rappresentare una sorta di forza guida per lo stesso Miyazaki, aiutando quest’ultimo a navigare tra i confini sfumati tra la sua carriera e il suo ritiro dalle scene [che il regista aveva ufficialmente annunciato nel 2013 per poi tornare in azione qualche anno dopo, ancora per una volta, proprio con questo film, NdR] prima di portarlo definitivamente fuori dall’industria cinematografica. È come se l’animale collegasse la storia del film alla vita reale del suo creatore. Del resto, anche se ultimamente egli parrebbe essere nuovamente intenzionato a rimandare il suo commiato, è evidente che Il ragazzo e l’airone era originariamente inteso come l’ultimo film della leggenda, rendendo ancora più potente il simbolismo dell’airone che racconta la storia della carriera artistica dell’autore.

Il ragazzo e l'airone - il nuovo film di Miyazaki in arrivo nelle sale italiane a gennaio 2024

Tra l’altro in passato Miyazaki ha già esplorato, con sentimenti contrastanti prima di sofferenza e poi di riconciliazione, temi quali il dolore e l’aldilà, ed è anche per questo motivo che ad oggi ogni suo film viene in qualche modo percepito come l’ultimo. Compreso Il Ragazzo e l’airone, benché qui, attraverso un’immagine positiva e di rara maturità sia di essa sia di ciò che lasciamo in eredità ai posteri, la morte venga dipinta non come una conclusione ma come un nuovo inizio: una transizione verso un altro tempo e luogo dove nulla di reale sembra definitivo. Dunque la nota perfetta per un regista come Miyazaki per, forse, stavolta, salutarci davvero.

Nelle sale italiane dal 1° gennaio 2024.

 

Fonti: The Guardian e Screen Rant

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